Tutto ciò che è bello, arricchente e costruttivo passa così in fretta …e i giorni volano come aquiloni.
Così è stato per il campo-scuola di Fraciscio di Campodolcino (So), dodici giorni con i preadolescenti per vivere e camminare con San Luigi Guanella sulle strade che lui, il Santo, ha percorso tra i prati e i monti della Val Chiavenna.
Mercoledì 6 luglio uno dopo l’altro sono arrivati i ragazzi, e la casa natale di Fraciscio si è riempita subito di suoni e colori e il vociare allegro tipico di quell’età.
Ad attenderli don Roberto suor. Pia i chierici Stefano ed Alessio, gli animatori che assegnavano le stanze e davano loro le prime indicazioni. Intanto in cucina Renza Mariano e Liliana s’affaccendavano per il pranzo.
Un grande colorato striscione sventagliava sulla facciata della casa : “FERMARSI NON SI PUO “
Seguire le orme del santo che proprio lì è nato con un trekking di camminate, momenti di gioco, di preghiera e di riflessioni per camminare tutti insieme sulla via della santità.
La giornata iniziava con la recita della lodi e la Santa Messa per gli adulti dopo di che sveglia e colazione per tutti, e…zaino in spalla in fila indiana don Roberto per ad aprire la fila si partiva pe la meta assegnata.
Ognuno con il proprio passo aiutandosi l’un l’altro mettendo le capacità di ognuno al servizio di tutti.
Le mete: Gualdera ,Bondeno lago Emet , Angeloga e, ecc …immersi in magnifici panorami e suggestivi tramonti, a guardare le stelle nella baita dello scoiattolo aspettando i cuochi per la cena per poi passare la notte in baita
Giornate intense passate nella preghiera offrendo ai ragazzi spunti per guardare avanti al loro futuro alla loro vocazione attraverso una allegra intervista agli educatori e a Renza e Mariano genitori del don e Liliana sorella di suor Pia.
Non sono mancati i momenti di servizio preparando i tavoli per il pranzo e la cena aiutando in cucina pulendo e spezzettando la frutta per la macedonia , asciugando posate e bicchieri in cucina, bagnando i fiori e possibilmente riordinando bagni e camerate.
Passo dopo passo, con il canto e i balletti le abbuffate di pasta e i bis di melanzane e patatine fritte con il meditare le vite dei santi e l’allegria di 44 ragazzi sì è arrivati all’ultima sera.
Momento commovente e suggestivo due ore di silenzio e di ascolto, cosa impensabile a quell’età, dove uno dopo l’altro tutti siamo scesi nella sala del camino in silenzio con la sola luce al centro di una lanterna e lì tutti invitati a regalare agli altri le proprie emozioni i momenti vissuti e il grazie a quanti avevano contribuito a far bello il campo.
Domenica 17 festa in famiglia: l’arrivo dei genitori fratelli parenti e amici hanno riempito il cortile dove Don Roberto ha celebrato l’Eucarestia e ci ha condotti a meditare sulle figure di Marta e Maria, non ci siamo dimenticati dei poveri cari a don Guanella e le offerte raccolte durante la celebrazione sono state devolute a Como a suor Maria per la mensa dei poveri in questi giorni più numerosi del solito.
Poi il grande pranzo preparato con maestria dalle mamme che per l’occasione hanno allestito un grande catering dove un alpino girava in un paiolo fumante una ricchissima polenta taragna, e salcicce spezzatino salame formaggio e una miriade di dolci volava sulle nostre tavole
Grazie, la parola scambiata da ognuno nel confronto dell’altro, grazie a Dio per questa occasione di crescita, grazie agli animatori alla suora al don a chi si è prodigato in cucina, grazie a voi ragazzi per la vostra freschezza per la fatica di crescere per quanto con la vostra presenza avete donato .
A tutti un arrivederci .